Dolcetti semplici, dal sapore di mandorla e dai profumi antichi
Dolcetti semplici, dal sapore di mandorla e dai profumi antichi.
Il nome “pizzicotti degli innamorati” deriva da una tradizione che celebra l’amore ad ogni costo.
Qualcuno ricorderà le famose “fusciute” dei giovani innamorati, costretti a sposarsi all’alba per coronare il proprio sogno d’amore , anche quando la loro unione veniva osteggiata dalle famiglie.
Le motivazioni per opporsi ai matrimoni potevano essere tante, dalle rivalità tra famiglie alle gravidanze indesiderate; ma come nella celebre locuzione di Virgilio: Omnia vincit amor et nos cedamus amori (lett. "L'amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all'amore"); dopo la fusciuta anche le famiglie più ostiche non potevano far altro che “arrendersi all’amore “, accettando l’unione dei novelli sposi.
Così, dopo la messa, venivano offerti dei confetti (da quest’usanza nasce anche la confettata) e i pizzicotti degli innamorati in memoria del pizzicotto che si dava sulle guance della sposa per complimentarsi della sua bellezza in quel giorno speciale.
Questi dolcetti venivano chiamati anche sospiri della sposa facendo riferimento al sospiro che si fa sull’altare al momento del matrimonio e venivano tipicamente offerti con del Vermount oppure con un bicchierino di Marsala.
È un dolce da credenza, che si prestava facilmente ad una lunga conservazione. Proprio per quest’ultima qualità, poteva essere offerto anche diversi giorni dopo la celebrazione segreta del matrimonio (quando ormai in paese si sapeva della nuova unione)
Gli ingredienti di questo dolce sono semplici: mandorle, albume d’uovo e spezie (come la cannella). Il loro gusto è capace di riportarci con la mente ai vissuti dei nostri nonni.